Valutazione energetica
La valutazione energetica o “inquadramento energetico” secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese può essere definita come l’interpretazione, secondo regole ben precise, dello scorrere dell’energia (Qi) dell’individuo.
Potrebbe essere in parte paragonata al concetto di diagnostica medica della medicina occidentale, ma, al contrario di essa, non si affida a strumenti per indagare lo stato di salute della persona, bensì alla capacità dell’operatore nell’indagare segni e sintomi riferiti dall’assistito, con una metodica molto più simile alla diagnosi effettuata dai bravi medici di famiglia.
Questi segni e sintomi riportati vengono successivamente catalogati secondo i principi della medicina cinese, in una visione complessiva e olistica della persona, al fine di formare un quadro energetico generale e individuare le aree che maggiormente necessitano di essere riequilibrate.
Come funziona
La creazione di una diagnosi energetica si divide generalmente in due fasi.
Nella prima fase l’operatore esegue una visita alla persona, seguendo quattro tecniche chiamate tradizionalmente i Quattro Esami: osservare, ascoltare, chiedere e palpare.
Attraverso l’osservazione dell’aspetto generale, l’ascolto dei suoni e odori prodotti, un colloquio (anamnesi) e la palpazione di alcuni punti di agopuntura e parti del corpo, l’operatore riesce a raccogliere tutta una serie di informazioni sulla persona.
Durante la seconda fase lo scopo dell’operatore è di catalogare tutte le informazioni rilevate secondo i criteri diagnostici della Medicina Tradizionale Cinese, chiamati gli Otto Principi: yin-yang, interno-esterno, freddo-caldo, vuoto-pieno. Una volta che tutti gli elementi hanno trovato posto in questi otto gruppi, si può delineare la valutazione energetica generale e consecutivamente formulare i principi terapeutici per armonizzare eventuali disequilibri.